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mercoledì 12 ottobre 2011

Auguri Montale

Twitter ha portato alla mia attenzione il fatto che oggi è il compleanno di Eugenio Montale, nato a Genova il 12 Ottobre 1896. Tra i poeti studiati a scuola è sicuramente il mio preferito.

Ricordo con particolare affetto la poesia "Forse un mattino andando in un'aria di vetro":
     
Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.

Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.



Auguri Eugenio.

lunedì 15 agosto 2011

Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia

"Al di là della morale e della legge, al di là della pietà, era una massa irredenta di energia umana, una massa di solitudine, una cieca e tragica volontà: e come un cieco ricostruisce nella mente, oscuro ed informe, il mondo degli oggetti, così don Mariano ricostruiva il mondo dei sentimenti, delle leggi, dei rapporti umani. E quale altra nozione poteva avere del mondo, se intorno a lui la voce del diritto era stata sempre soffocata dalla forza e il vento degli avvenimenti aveva soltanto cangiato il colore delle parole su una realtà immobile e putrida?"
Ho trovato questo libro alla Fiera di Messina circa una settimana fa. I libri mi si presentano sempre casualmente. Sono loro a trovare me e non viceversa. Avevo appena finito di leggere "A ciascuno il suo" e avevo intenzione di comprare anche questo. E, come sempre accade, eccolo lì ad aspettarmi, unico libro di Sciascia su tutto il bancone. 
Lo leggo in un periodo particolare. Non che nella mia vita non ci siano periodi particolari. Forse è solo il fatto che in questo tempo di "dolce far niente" sono più ricettivo rispetto al normale. Qualunque sia la causa, non posso non notare un parallelismo tra la mia vita personale e la storia della Sicilia. Credo, che in fondo, ognuno di noi possa sentire che, nelle parole di Sciascia, si sta parlando anche un po' di lui e della sua vita. Le nostre esperienze, il nostro modo di crescere, la nostra educazione, ci condizionano a tal punto che a volte noi stessi siamo i primi a gettare via la speranza di riscatto, di felicità (o almeno di serenità) che, mi dicono, dovrebbe toccare a tutti.
Parlando della storia della Sicilia con le persone più disparate, ho sempre criticato l'atteggiamento del siciliano medio e soprattutto dei cosiddetti "sicilianisti". Il loro principale cavallo di battaglia è: "lo statuto siciliano non è mai stato veramente attuato a causa di ben precise ed opportunistiche scelte politiche che hanno sempre impedito alla Sicilia di rifiorire e che hanno provocato il continuo perpetrarsi del disagio e dell'arretratezza in cui ci ritroviamo adesso" o anche "non si può non guardare indietro per spiegare quello che viviamo adesso, le cause della attuale situazione siciliana vanno cercate in una storia di soprusi, di sfruttamento e in una ben pianificata strategia politica". Ho sempre risposto a queste argomentazioni in maniera critica e, in occasione dell'incontro con Donato Di Donna, ho riscontrato che non sono il solo a dire: "sono tutte scuse, rimbocchiamoci le maniche". 
Come mai non riesco a fare lo stesso con me?

P.S.
O anche un più banale:
"Damn my situation and the games I have to play
With all the things caught in my mind
Damn my education I can't find the words to say
About all the things caught in my mind"
(Don't go away - Noel Gallagher)

lunedì 22 novembre 2010

Il peccato originale

Leggo oggi sul Fatto Quotidiano un articolo di Luca Telese con allegato un video molto illuminante:


Io credo che non ci sia assolutamente alcun commento possibile se non una costatazione: una bambina che nasce in Italia da madre extracomunitaria ha un peccato originale che nessun battesimo le potrà togliere. Nessun vaccino, nessun certificato medico, niente assistenza sanitaria ordinaria, niente di niente.

E la Chiesa cosa fa?

A volta lavorare solo in silenzio non basta.

mercoledì 3 febbraio 2010

Speranza e impegno

CANTICO Is 61, 10 - 62, 5

Giubilo del profeta per la nuova Gerusalemme

Vidi la città santa, la nuova Gerusalemme … pronta come una sposa adorna per il suo sposo (Ap 21, 2).

Io gioisco pienamente nel Signore, *
la mia anima esulta nel mio Dio,

perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, *
mi ha avvolto con il manto della giustizia,
come uno sposo che si cinge il diadema *
e come una sposa che si adorna di gioielli.

Poiché come la terra produce la vegetazione †
e come un giardino fa germogliare i semi, *
così il Signore Dio farà germogliare la giustizia
e la lode davanti a tutti i popoli.

Per amore di Sion non mi terrò in silenzio, *
per amore di Gerusalemme non mi darò pace,
finché non sorga come stella la sua giustizia *
e la sua salvezza non risplenda come lampada.

Allora i popoli vedranno la tua giustizia, *
tutti i re la tua gloria;
ti si chiamerà con un nome nuovo *
che la bocca del Signore avrà indicato.

Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, *
un diadema regale nella palma del tuo Dio.

Nessuno ti chiamerà più « Abbandonata », *
né la tua terra sarà più detta « Devastata »,
ma tu sarai chiamata « Mio compiacimento » *
e la tua terra, « Sposata »,

perché si compiacerà di te il Signore *
e la tua terra avrà uno sposo.

Sì, come un giovane sposa una vergine, *
così ti sposerà il tuo creatore;
come gioisce lo sposo per la sposa, *
così per te gioirà il tuo Dio.

mercoledì 20 gennaio 2010

Padre Nostro

Life Itself di George Harrison

You are the One
You are my love
You send the rain and bring the sun
You stand alone and speak the truth
You are the breath of life itself, oh yes you are
You are the One

You're in my dream
I hold you there in high esteem
I need you more each step I take
You are the love in life itself, oh yes you are
You are the One

You are the one that I'd die for
And you're all that is real
You are the essence of that which
We taste, touch and feel

You are the One
No matter what
You are the real love that I've got
You are my friend and when life's through
You are the light in death itself, oh yes are
You are the One

They call you Christ, Vsnu, Buddha, Jehovah,
Our Lord
You are, Govindam, Bismillah, Creator of All

You are the One
No matter what
You are the real love that I've got
You are my friend and when life's through
You are the light in death itself, oh yes are
You are the One
You are my love
You send the rain and bring the sun
You stand alone and speak the truth
You are the breath of life itself, oh yes you are
You are the breath of life itself, oh yes you are
You are the One