Hollywood ending è geniale perché affronta contemporaneamente due tematiche care al regista: la nevrosi e l'insicurezza dilagante nella società moderna e la crisi artistica di Hollywood. Val è il prototipo dell'uomo moderno: insicuro, ipocondriaco, schiavo di medicinali e psicofarmaci, insoddisfatto, incapace di mantenere il rapporto con la moglie che ama ancora e alla quale non perdona di averlo abbandonato. Ma Allen mette sullo schermo anche l'eterna doppia personalità del cinema hollywoodiano diviso tra la necessità di successo commerciale e la voglia di lasciare spazio ad un cinema d'autore che non sbanchi il box office ma abbia comunque qualcosa di interessante da dire.
Si potrebbe pensare che Hollywood ending sia il film più autobiografico di Woody Allen e non si andrebbe lontani dalla verità. Soprattutto è un arma di vendetta verso l'establishment hollywoodiano che Allen ha sempre snobbato e che non lo ha mai ricambiato con quell'amore che invece il regista riceve in Europa e nel resto del mondo.
Non uno dei migliori film di Allen ma comunque da vedere.