lunedì 4 gennaio 2010

Hollywood ending di Woody Allen

Val Waxman è un regista di Hollywood la cui vita è in totale sfacelo. Sua moglie Ellie lo ha lasciato per i suoi problemi di ipocondria e ora sta con Hal, un produttore ricco, bello e di successo. Il figlio, musicista ribelle e anticonformista, non gli parla da anni: troppe differenze nelle loro espressioni artistiche e nel modo di affrontare la vita. La sua attuale fidanzata è un'attrice incapace, priva di talento e di cervello, con la quale vive solo per colmare il vuoto lasciato dalla moglie e per avere qualcuno che possa prendersi cura delle sue paure e nevrosi. Il lavoro va ancora peggio: è ridotto a girare spot pubblicitari in Canada in mezzo alle renne. Un giorno la ex moglie convince il suo attuale compagno ad affidare a Val un nuovo film su New York. Ma Val non si smentisce e nella paranoia di fallire viene colpito da cecità psicosomatica scatenando una serie di gag esilaranti sul set del nuovo film.

Hollywood ending è geniale perché affronta contemporaneamente due tematiche care al regista: la nevrosi e l'insicurezza dilagante nella società moderna e la crisi artistica di Hollywood. Val è il prototipo dell'uomo moderno: insicuro, ipocondriaco, schiavo di medicinali e psicofarmaci, insoddisfatto, incapace di mantenere il rapporto con la moglie che ama ancora e alla quale non perdona di averlo abbandonato. Ma Allen mette sullo schermo anche l'eterna doppia personalità del cinema hollywoodiano diviso tra la necessità di successo commerciale e la voglia di lasciare spazio ad un cinema d'autore che non sbanchi il box office ma abbia comunque qualcosa di interessante da dire.

Si potrebbe pensare che Hollywood ending sia il film più autobiografico di Woody Allen e non si andrebbe lontani dalla verità. Soprattutto è un arma di vendetta verso l'establishment hollywoodiano che Allen ha sempre snobbato e che non lo ha mai ricambiato con quell'amore che invece il regista riceve in Europa e nel resto del mondo.

Non uno dei migliori film di Allen ma comunque da vedere.