martedì 26 gennaio 2010

Negri, froci, giudei & Co ...ma non solo

Ieri, nell'aula magna dell'Istituto Tecnico Jaci, si è tenuta la presentazione del libro "Negri, froci, giudei & Co." di Gian Antonio Stella, già co-autore di due best seller molto interessanti come "La casta" e "La deriva", scritti con Sergio Rizzo. La presentazione è stata organizzata dai club Rotary e Lions di Messina. Dopo una forse troppo lunga introduzione da parte di Francesco Providenti e dei presidenti dei club organizzatori, la parola è stata lasciata a Gian Antonio Stella che ha scelto di essere il più breve possibile per lasciar spazio alle domande. Trovate una parte della presentazione su Tempostretto TV (grazie a www.tempostretto.it per la solita puntuale diretta sul web):



Gli argomenti principali di cui si è dibattuto sono stati l'immigrazione e le implicazioni che il razzismo ha su questo problema, che in questi giorni si è manifestato come più attuale che mai. Senza anticipare nulla voglio solo precisare che il giornalista del Corriere della Sera è stato molto interessante e si è lasciato seguire molto facilmente. Stella ha cercato di sostenere una tesi abbastanza semplice ma, proprio per questo motivo, molto vera e pragmatica (in italia le cose semplici e pragmatiche non hanno molto successo in ambito politico purtroppo): è impossibile accettare tutti, si deve certamente regolamentare l'ingresso degli stranieri nel nostro paese. Ma per farlo è per prima cosa necessario "sgomberare il tavolo dal razzismo". Stella suggerisce di accettare "tutti ma proprio tutti" coloro che vengono da storie di persecuzione politica e/o religiosa, ovvero coloro che chiedono asilo politico nel nostro paese, mentre sarebbe utile regolamentare l'ingresso di chi non fugge da situazioni di questo tipo. Probabilmente, secondo Stella, è utile inserire dei tetti, delle soglie, non solo per quanto riguarda l'ingresso nel nostro paese, ma anche in ambito scolastico e abitativo. La motivazione principale è cercare di evitare gli errori che sono stati compiuti nei paesi che hanno accolto i nostri immigrati quando questi lasciavano l'Italia in cerca di fortuna. Le cosiddette "Little Italy", infatti, si sono rivelate deleterie per l'integrazione degli italiani negli Stati Uniti o negli altri paesi anglosassoni (dove anche la differenza di lingua aveva un grosso peso) e hanno lasciato il campo aperto alla nascita e allo sviluppo della criminalità organizzata.

Al di la della validità delle opinioni di Stella (l'argomento è complesso e andrebbe analizzato più nel dettaglio) posso dire che su una cosa certamente non sono stato molto d'accordo. E qui si arriva al "...ma non solo" del titolo del post. Una delle domande che è stata rivolta al giornalista del Corriere della Sera ha riguardato naturalmente i fatti recenti di Rosarno. Stella ha dichiarato, in merito alle discussioni sul presunto razzismo degli abitanti di Rosarno, che probabilmente questi ultimi sono in maggioranza delle brave persone "innocenti e perbene"che si "sono trovate in mezzo a questo odio reciproco" tra immigrati e criminalità organizzata che li sfrutta. Ecco io questa cosa non la condivido moltissimo. Non riesco proprio a definire brave e innocenti delle persone che giorno per giorno vedono intorno a loro continue ingiustizie e non fanno nulla per porvi rimedio. Sarà la mia una visione semplicistica e utopistica della vita ma se io mi trovo in mezzo ad un clima di odio reciproco quanto meno cerco di denunciarlo. Di renderlo visibile. Quando mi intervistano per chiedermi se io sono razzista non rispondo semplicemente "ma quale razzisti, noi li abbiamo sempre accolti". Rispondo dicendo "qua il fatto che noi siamo o non siamo razzisti non c'entra niente, qua c'è il più forte che uccide il più debole e nessuno muove un dito" (per citare Avatar).

Non so come la pensate voi ma vi lascio con questo post di Beppe Grillo che, con il suo essere banale, semplicistico e utopistico, rispecchia perfettamente come la penso sulla nostra società:

Mattino. Scendi le scale. Porti la spazzatura nei bidoni differenziati. In ognuno ci sono rifiuti di ogni tipo. Esci in strada. Le strisce pedonali occupate da un Suv. Lo aggiri. Attraversi. Fermata dell'autobus. Macchine parcheggiate sull'area di sosta del mezzo pubblico. 15 metri a destra per trovare un varco e salire. Un fumatore in attesa butta il pacchetto vuoto sul marciapiede. Nell'autobus rubano un portafoglio a una signora. Osservi, taci (e se avesse un coltello?). Attraversi una piazza. Cani che cagano su un prato riservato ai bambini. Semaforo rosso, in mezzo alla strada una buca. Un motociclista potrebbe ammazzarsi. Qualcuno avvertirà i vigili. Bar. Frasi nell'aria: "Berlusconi e la giustizia a orologeria", "Di Pietro terrorista". Perché discutere? Tossisci, l'aria è irrespirabile. Qualcuno ci penserà. Apri una busta della banca. Il tasso di interesse è ridotto allo 0,1%. Per il mutuo sull'appartamento il tasso è invariato al 9%. In ufficio non hanno rinnovato il contratto a venti colleghi a tempo determinato. I dirigenti sono al loro posto. Il Senato approva il processo breve. Napolitano scrive una lettera alla vedova Craxi: "Pagò con durezza senza eguali". Latitante, non un giorno di prigione e miliardi rubati agli italiani: durezza senza eguali? Un tuo conoscente è morto sul lavoro, scivolato da un tetto. Nessuno lo ricorda, era solo una brava persona. Poste, coda di mezz'ora. Un pagamento alla Agenzia delle Entrate di 35 euro per una contestazione sul calcolo delle tasse di tre anni prima. Dal vetro, sporco, degli uffici postali intravedi una Ferrari. Un pensionato spiega a un altro che lo Scudo Fiscale ha fatto rientrare i capitali in Italia. Loda Tremonti. Sai che i soldi non sono rientrati, che sono capitali di mafiosi, di corrotti e di evasori totali ripuliti con il 5% allo Stato. Guardi avanti a te. Paghi. Metropolitana. Un bambino di forse cinque anni suona il violino. Chiede la carità. La gente guarda sopra. Domani ci sarà un altro bambino schiavo al suo posto e nessuna autorità in giro. Cammini verso casa. Costeggi il fiume a piedi. Sulle rive, cassette di frutta e sacchetti di plastica. L'acqua di colore nero brunastro. Chi sarà ad inquinare? Qualcuno interverrà. Uno scivolo per portatori di handicap è occupato, come tutti gli altri a vista d'occhio. Nel prato di fronte a casa ci sono delle gru. Uno stabile di venti piani. La luce non entrerà più dalla tua finestra. Accenderai la luce. Ora la spegni, è tardi. La tua giornata di ordinario silenzio/assenso è finita.